san pier tommaso
Studentato Carmelitano
La nostra vita
Continuare a sviluppare la dimensione contemplativa secondo lo stile proprio del Carmelo e approfondire il dialogo con Dio attraverso la liturgia, l’ascolto della Parola e i momenti di preghiera personale, attraverso una comunità che ci invita a vivere la vita fraterna in modo concreto e attraverso esperienze di servizio e apostolato (cfr. RIVC, 11): sono questi i principali obiettivi che devono muovere e motivare le nostre giornate nello studentato carmelitano “San Pier Tommaso” in S.Martino ai Monti a Roma.
Attualmente questa comunità formativa consta di un rettore e dieci professi semplici di tre nazionalità differenti. L'interculturalità e la differenza di età è una grande ricchezza, ma può essere in certi momenti anche una sfida: una ricchezza in quanto ci permette di aprire i nostri orizzonti e di comprovare che anche di fronte alle differenze visibili e marcate come quelle culturali e generazionali, ciò che ci unisce non è soltanto la buona volontà o la simpatia, ma è il Vangelo, fonte di ogni testimonianza e di ogni spiritualità; una bellissima sfida in quanto possiamo imparare a conciliare, in una continua unione di sforzi, ciò che ognuno di noi ha da offrire all'altro e ciò che ognuno di noi ha da apprendere dall'altro, alla scuola dell’amore, della carità, della pazienza e della mitezza.
Il termine che ci guida in quest’anno 2018/2019 è il “discepolato”: argomento predominante, motivazione prima e termine di raffronto e di valutazione in quest’anno formativo. In particolare, con riferimento al nostro essere discepoli di Gesù Cristo, abbiamo riflettuto all'inizio dell’anno, sulla nostra “elezione”, rivivendo il momento in cui ci siamo sentiti chiamati da Cristo. Di fronte a tanto amore e misericordia ci sentiamo indegni della vocazione che abbiamo ricevuto, ma allo stesso tempo sappiamo che Dio non usa lo stesso criterio dell’uomo, e come nel caso di Davide, o degli apostoli, o di tanti altri, ha scelto proprio i più piccoli. Consci di questo, cerchiamo giorno dopo giorno, tra le nostre povertà illuminate dall'immensa grazia del Signore, di dare la nostra risposta e di rinnovare quotidianamente il nostro sì, un sì che sia generoso ed entusiasta, consapevoli che la nostra prima chiamata è quella alla vita piena e felice in Lui, e dunque alla santità, vocazione comune ad ogni cristiano e in modo speciale all'interno del Carmelo.
Di fatti, uno dei principali obiettivi in questa nostra fase di professione temporanea, è quella di formarci, oltre che alla scuola di Gesù e del Carmelo, culturalmente, integrando nella nostra vita comunitaria, lo studio della filosofia e della teologia, finalizzato alla preparazione al servizio del popolo di Dio.
Siamo partecipi di una lunga tradizione, e vogliamo impegnarci a viverla, adattandola ai nostri giorni in modo creativo, consapevoli che l’atteggiamento di fondo, motore della nostra vita è la contemplazione.
In questo senso, nel progetto comunitario redatto all'inizio di quest’anno, ci è sembrato importante ricordarci chi siamo: fratelli carmelitani, chiamati a camminare insieme in una prospettiva di crescita personale e comunitaria e in una prospettiva di appropriazione del nostro carisma e della consacrazione religiosa. Per sviluppare questa consapevolezza e un certo determinato stile di vita al quale aspiriamo, abbiamo individuato ciò che per noi è importante in ciò che noi abbiamo individuato come l’area della preghiera, valorizzando la lectio divina e l’adorazione eucaristica, l’aera comunitaria, quella dell’apostolato e l’area culturale e dello studio.
